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Non ho molta dimestichezza con il computer. Forse i-d-e-e non fa per me!

Quando abbiamo concepito e progettato i-d-e-e, abbiamo tenuto conto soprattutto degli insegnanti che non hanno molta dimestichezza con il computer. Per questo motivo abbiamo cercato fin dall’inizio di creare qualcosa di completo, ma nello stesso tempo quanto più semplice e intuitivo possibile. La sfida maggiore per noi non è stata la scelta delle tecnologie da integrare in i-d-e-e, quanto la facilità d’uso della piattaforma stessa. Oltre a una progettazione essenziale e il più possibile “user friendly”, sono state frequentemente inserite delle (i) allo scopo di guidare costantemente insegnanti e studenti.

Sono stati previsti anche altri strumenti, in costante sviluppo, volti ad aiutare chi naviga all’interno di i-d-e-e:

  • Questa lunga lista di domande frequenti, redatta grazie anche ai vostri suggerimenti.
  • Tutorial, dei tutorial basati su schermate (screenshots) che guideranno passo per passo gli utenti.
  • Videotutorial, una serie di brevi videotutorial, per guidare gli utenti, che dovrebbero risolvere quasi ogni dubbio sull’uso della piattaforma i-d-e-e.
  • Assistenza tramite e-mail, scrivendo a info@i-d-e-e.it.

Il nostro consiglio è di cominciare a usare la piattaforma facendo piccoli passi, senza l’ansia di imparare a usare subito tutte le funzioni di i-d-e-e. E poi, come diciamo spesso ai nostri studenti durante la lezione: sbagliando s’impara.

Alcuni dei miei studenti non hanno un computer o accesso a Internet. Che fare?

Ci sarà sempre qualche studente senza computer, senza connessione Internet o con una connessione lenta (in generale, è possibile utilizzare i-d-e-e anche con computer e dispositivi non potenti o di ultima generazione e senza connessioni velocissime a Internet). Quindi, non ha molto senso aspettare che tutti abbiano un computer collegato alla rete. E poi sarebbe veramente un peccato privare chi possiede un computer della possibilità di sfruttare gli innumerevoli vantaggi offerti da i-d-e-e! Il nostro consiglio è di aderire e cominciare a usare la piattaforma quanto prima. Mese dopo mese e anno dopo anno i problemi saranno sempre meno, e nel frattempo sarà possibile migliorare la lezione e il rendimento dell’intera classe, anche degli studenti senza computer! Inoltre, ormai ci sono soluzioni molto economiche, come tablet (i-d-e-e è compatibile con tutti i sistemi operativi!) a bassissimo costo e smartphone con schermo di 3-4’’. Infine, una soluzione economica sono sempre gli Internet point. In alcuni casi, i-d-e-e potrebbe essere uno dei motivi per acquistare un computer o accedere a Internet. Comunque, se alcuni studenti non possono accedere alla piattaforma, ecco qualche idea:

  • Gli studenti che non possono utilizzare la piattaforma continuano a fare gli esercizi sul Quaderno cartaceo: la correzione in classe porterà via meno tempo e sarà un ripasso per chi ha lavorato on line. I risultati e la raccolta dei dati statistici, anche se disponibili per una parte della classe, saranno sempre una preziosa fonte di informazioni per l’insegnante e la scuola.
  • I test interattivi si possono anche stampare e distribuire a chi non ha la possibilità di svolgerli on line. Ma per l’insegnante il risparmio di tempo grazie alla correzione automatica sarà già notevole.
  • Alcune attività cooperative, il blog ad esempio, si potrebbero assegnare a gruppi di studenti che possiedono un computer. Oppure possono essere svolte da gruppi misti: un membro del gruppo con accesso alla piattaforma, avrà il compito di scrivere e caricare i risultati del lavoro collettivo. Agli altri studenti si possono sempre assegnare attività individuali o anche di gruppo, come si faceva prima dell’avvento di i-d-e-e.
  • In classe si possono assegnare attività più diversificate e personalizzate: gli studenti senza computer possono fare un’attività ludica (che di solito non richiede la presenza costante dell’insegnante), mentre gli altri possono discutere di un progetto svolto o da svolgere sulla piattaforma.
  • In ogni caso, l’uso di i-d-e-e e i grandi vantaggi che ne conseguono dovrebbero rappresentare una motivazione per chi non vi ha ancora accesso, e non dovrebbero essere visti come uno svantaggio.

i-d-e-e offre veramente tante possibilità e tanti strumenti. Non c’è tempo per usare tutto questo!

Uno degli scopi di i-d-e-e è proprio quello di aiutare gli insegnanti a risparmiare tempo, di solito dedicato alla correzione di esercizi e test! È vero che la piattaforma i-d-e-e offre tantissime possibilità, ma si può scegliere di non usufruire di tutte le risorse e di tutti gli strumenti. Si possono gestire classi in modo diverso e sperimentare e conoscere quello che la piattaforma offre in modo mirato. In altre parole, ogni insegnante può decidere quali degli strumenti cominciare a usare e quando. C’è chi ha bisogno di creare uno o due test interattivi all’anno e chi uno alla settimana. Alcuni insegnanti creeranno subito un blog classe e vi caricheranno materiali nuovi ogni settimana, mentre altri non lo creeranno o lo faranno a metà anno scolastico, caricando materiale solo saltuariamente. Stesso discorso per il blog, i giochi interattivi e così via. i-d-e-e fornisce materiali, strumenti e consigli su come usare tutto questo, ma l’uso che se ne fa dipende dal tempo che ognuno ha a disposizione, dagli interessi e dalle esigenze della classe ecc. Il nostro consiglio? Cercate di usare almeno uno degli strumenti della piattaforma, magari i test e i giochi interattivi, vostri o di Edilingua. Se avete la possibilità, potreste cercare di usare uno strumento diverso con ogni classe, anche per provarli: il blog con una classe, i test con un’altra, i giochi interattivi con una terza.

Non so da dove iniziare! E poi all’inizio dell’anno scolastico c’è tanto da fare.

Le prime volte che si accede a i-d-e-e è normale sentirsi spaesati e temere di non saper utilizzare tutte le risorse offerte dalla piattaforma. Ma per qualsiasi difficoltà si può sempre contare sul supporto tecnico di i-d-e-e (info@i-d-e-e.it). Durante le prime due settimane, è meglio esplorare l’ambiente e poi piano piano cominciare a creare le proprie classi virtuali e a scambiarsi messaggi con gli studenti. Se mentre si esplora l’ambiente non è stata creata la classe virtuale e gli studenti hanno cominciato a svolgere gli esercizi on line, l’insegnante non deve preoccuparsi perché il sistema salverà i loro risultati e al momento della creazione della classe virtuale aggiornerà automaticamente il Registro. A quel punto, l’insegnante avrà tutti i dati relativi ai suoi studenti.

Cominciare presto sarà benefico sia per l’insegnante, che avrà il tempo per assimilare gli strumenti a sua disposizione, sia per gli studenti che si abitueranno presto ai materiali virtuali e alla modalità di apprendimento e studio blended.

Non saprei come usare un blog. E poi, non richiede più tempo da parte mia?

La creazione di blog è molto intuitiva perché abbiamo pensato a chi non ne hai mai creato uno. Aldilà del supporto tecnico, in i-d-e-e troverete anche consigli e suggerimenti utili su come sfruttare questi strumenti in chiave didattica, poi sta all’insegnante decidere quanto tempo dedicarvi. C’è chi sceglie di leggere e commentare tutto quello che pubblicano gli studenti e chi invece posta (cioè pubblica) qualcosa (testo, audio, video) saltuariamente, concedendo maggiore autonomia agli studenti. Il grado di coinvolgimento dipende, quindi, dalla disponibilità di tempo, ma anche dalle aspettative create negli studenti. Il nostro consiglio è di cominciare con una frequenza controllata: meglio sorprendere piacevolmente gli studenti anziché deluderli se non si riesce a mantenere costante la frequenza dei post.

Usando i-d-e-e forse, in parte, perdo il controllo di come lavorano i miei studenti?

Secondo noi, succede proprio il contrario! Correggendo in classe gli esercizi, si ha un’idea molto vaga dei punti forti e deboli dei propri studenti, visto che per ogni domanda si può ascoltare la risposta di uno o due studenti, non di più. Con i-d-e-e si ha, invece, la correzione automatica degli esercizi; così, oltre al notevole risparmio di tempo, l’insegnante e la scuola possono conoscere con precisione i risultati ottenuti dallo studente e la percentuale di risposte giuste per unità, per esercizio e per fenomeno grammaticale! Allo stesso modo, è possibile risalire esattamente agli errori degli studenti, cosa impossibile con la correzione in aula. i-d-e-e offre informazioni e dati statistici (chiamati “learning analytics”) che permettono, inoltre, di confrontare il livello della propria classe con altre classi del mondo!

Non credo nella tecnologia. L’apprendimento vero avviene in classe!

Come insegnanti ne siamo convinti anche noi: l’apprendimento vero avviene in classe! E lo scopo principale di i-d-e-e è proprio questo: dare all’insegnante la possibilità di migliorare la qualità delle lezioni. Ciò avviene sia risparmiando tempo che potrà essere dedicato alle attività comunicative e collaborative, si pensi alla correzione automatica di esercizi e test piuttosto che a quella manuale, sia fornendo strumenti per motivare gli studenti, strumenti analoghi a quelli di informazione e di socializzazione che magari utilizzano fuori dalla classe, come il blog e la comunità studenti. Non è da sottovalutare che i-d-e-e aiuta gli studenti a diventare più autonomi e a conoscersi meglio, avendo un riscontro diretto sui loro punti forti e su quelli su cui lavorare di più. La tecnologia non è un mezzo fine a se stesso! Lo scopo è sempre una motivazione più alta, una lezione più efficace e più piacevole per insegnanti e studenti, un apprendimento migliore. Le tecnologie didattiche – e i-d-e-e raccoglie le migliori attualmente esistenti – possono veramente aiutarci a insegnare meglio, ma non sostituiranno mai un buon insegnante e il ruolo da questi svolto durante la lezione in aula!

In altri termini, nessuna tecnologia da sola può motivare gli studenti; a farlo sono i contenuti, gli approcci, le tematiche. Gli strumenti che troverete in i-d-e-e possono facilitare il cammino ma non sostituire la guida, l’insegnante.

Le ore di accesso mi sembrano poche.

Le ore di accesso, offerte a chi ha acquistato il libro cartaceo, variano a seconda del libro e sono state calcolate in base al numero di esercizi, alla difficoltà e alla lunghezza degli stessi. Se gli studenti dovessero avere bisogno di più ore di accesso, potrebbero facilmente acquistarle nella piattaforma a prezzi molto convenienti, se paragonati al prezzo del libro convenzionale. È inoltre possibile che il tempo di accesso venga acquistato dalla scuola per tutti i suoi studenti, con sconti fino al 30% sul prezzo totale e senza spese aggiuntive (i codici vengono inviati tramite e-mail).

Ho studenti di una certa età, che non sanno usare il computer e non credo che sarebbero motivati da un apprendimento blended.

Non bisogna dimenticare che la “terza età” di oggi non è quella di alcuni anni fa: molti hanno accesso a Internet, sono su facebook o hanno uno smarphone. Chi non si è ancora “convertito” alla tecnologia probabilmente non ha trovato un motivo per farlo oppure non sa come si faccia. i-d-e-e potrebbe essere un motivo in più ed è anche per questo che abbiamo cercato di rendere tutto quanto più semplice possibile. Alcuni studenti potrebbero non rendersi conto dei vantaggi offerti da i-d-e-e (correzione e valutazione degli esercizi in tempo reale, dati statistici sul loro andamento, grammatica interattiva e tanti altri strumenti), ma potrebbe essere l’insegnante stesso a sottolineare i vantaggi della piattaforma e a coinvolgere gli studenti, discutendo durante la lezione di alcuni degli strumenti, come di un nuovo post sul blog, o facendo vedere un esempio della grammatica interattiva. Per chi è diffidente nei confronti del blendend learning, bisogna chiarire che l’apprendimento vero avviene in classe e che i-d-e-e permette a ogni studente di imparare e studiare seguendo il proprio ritmo. In poche parole, crediamo che l’insegnante dovrebbe spiegare ai suoi studenti i vantaggi delle tecnologie offerte su i-d-e-e e il fatto che mirino a migliorare l’insegnamento e l’apprendimento.

La mia scuola/istituzione utilizza una piattaforma diversa. Come faccio?

i-d-e-e è stata concepita in modo da essere flessibile e ibrida: può essere la piattaforma base e il Learning Management System della vostra scuola, a prescindere dalle sue dimensioni e dal numero di studenti. Ma può essere utilizzata anche parallelamente e indipendentemente da altre piattaforme. Se l’istituzione presso cui si lavora ha in dotazione un altro sistema, si può comunque usare uno dei Quaderni interattivi o alcuni dei numerosi materiali didattici presenti su i-d-e-e. Le classi virtuali create su i-d-e-e, i risultati (compresi quelli dei test e dei giochi interattivi) saranno comunque automaticamente raccolti nel Registro virtuale. Questi dati statistici si possono estrapolare e salvare, in modo tale da restare sempre a disposizione dell’insegnante. i-d-e-e è una multi-piattaforma: integra risorse didattiche e strumenti digitali che non si trovano in nessun altro ambiente. Se tutto ciò non dovesse bastare a convincere la scuola o l’istituzione a passare a i-d-e-e, è sufficiente mettersi in contatto con noi: forse possiamo dare una mano!

Mi sembra tutto chiaro. Ma io mi trovo già bene con i vostri libri. Perché dovrei cambiare qualcosa?

La versione cartacea dei nostri libri ci sarà sempre e noi continueremo a creare libri didattici di qualità! Non pretendiamo che ogni insegnante debba usare i-d-e-e. Tuttavia, trattandosi di una piattaforma che offre tante risorse e tanti servizi, crediamo che tutti gli insegnanti possano usarla. Secondo noi, la didattica dell’italiano può e merita di essere migliore, anche rispetto alle lingue “concorrenziali”. È per questo che abbiamo investito tanto in questa piattaforma. Riflettiamo su questo: quanti di noi sentivano il bisogno del cellulare prima di possederne uno? Henry Ford, fondatore dell’industria automobilistica Ford, diceva: “Se avessi chiesto ai miei clienti di cosa avevano bisogno, mi avrebbero detto «di un cavallo più veloce»”. È così! Se non si conoscono le grandi possibilità offerte dai nuovi mezzi oggi disponibili, non se ne avverte il bisogno e quindi non li si sfrutta. Edilingua ha speso tanto tempo, e continuerà a farlo, per studiare, sperimentare e valutare le nuove tecnologie didattiche, per semplificarle e adattarle alla realtà dell’italiano per stranieri. Bene o male, i nostri studenti non sono quelli di 5 o di 10 anni fa: anche loro hanno abitudini diverse, ricevono stimoli nuovi, vivono in un mondo in continuo mutamento. Se vogliamo continuare a essere bravi nel nostro mestiere e ad essere vicini ai nostri studenti, se vogliamo che le nostre lezioni non siano avulse dalla realtà che ci circonda, dovremmo almeno cercare di non rimanere immobili e andare di pari passo con i tempi (attenzione: non con le mode). i-d-e-e dà questa possibilità a tutti gli insegnanti d’italiano.

Buon lavoro!
La redazione
Edilingua Edizioni

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